5 piante a rischio estinzione da mettere sul balcone
Anche un piccolo balcone può diventare un presidio di biodiversità: esistono specie vegetali sempre più rare che possiamo coltivare in vaso, contribuendo alla conservazione della natura. Tra queste: il fiordaliso (una erbacea dai fiori azzurri, un tempo frequente nei margini dei campi), il giglio rosso (o Giglio di San Giovanni, che ama sole diretto), l’erica (specie la varietà pugliese, rara a causa della raccolta selvaggia), lo zafferano (il fiore azzurro-viola che nasce da bulbi) e la Mammillaria (un cactus tondeggiante che cresce lentamente ma richiede poca acqua). Come fare? Acquista semi o bulbi da vivai autorizzati, evita di prelevare piante in natura, opta per substrati naturali e fertilizzazioni organiche. In questo modo, anche un vaso sul balcone diventa un contributo concreto alla tutela del patrimonio naturale.
Investimenti marini
L’Italia sta mettendo in atto azioni concrete per il ripristino degli ambienti marini. Il progetto PNRR MER – Marine Ecosystem Restoration, coordinato da ISPRA e finanziato con circa 400 milioni di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (2022-2026), prevede la mappatura della quasi totalità delle coste italiane, il recupero di banchi di ostrica europea nei mari adriatici e la bonifica di reti abbandonate sul fondale. Parallelamente, parte il progetto REDRESS – Restoration of Deep sea Habitats to Rebuild European Seas (coordinato dall’Università Politecnica delle Marche) che, con circa 10 milioni di euro di finanziamento UE, ha l’obiettivo di intervenire sui fondali profondi degradati, mappando habitat vulnerabili e sperimentando tecnologie di ripristino per coralli, spugne e praterie profonde. Queste iniziative fanno dell’Italia un riferimento europeo per la restaurazione attiva degli ecosistemi marini, pubblici e profondi.
Flash
Più sostenibili, più felici
L’Happy Planet Index (HPI) misura la «felicità equa» delle nazioni combinando tre indicatori: aspettativa di vita, benessere auto-riferito e impronta ambientale. Ebbene, le nazioni più sostenibili tendono a essere anche più felici. Al top della classifica troviamo
Vanuatu (un arcipelago dell’Oceania), seguita da Svezia e Costa Rica. L’Italia si colloca al 18° posto: gode di un’ottima aspettativa di vita, ma ha ancora margini di miglioramento nella riduzione dell’impronta ecologica.

