A due ore di volo da Milano, meno ancora da Roma, si possono raggiungere in ogni periodo dell’anno luoghi dove i profumi del Mediterraneo trionfano e il clima rimane sempre mite. Siamo nelle isole di Malta e Gozo, arcipelago che intreccia ricchezze naturali e storiche da millenni e che regala scorci mozzafiato e inaspettate esperienze. Anche in inverno, quando gran parte d’Europa si stringe nel freddo, qui le giornate di sole permettono di passeggiare all’aperto, sorseggiare un caffè in piazza o fare trekking lungo scogliere selvagge.
Malta è l’isola madre, un mosaico di influenze: greche, romane, arabe, normanne e, dal XIX secolo, britanniche. Camminare per le vie della capitale, La Valletta, fondata dal Gran Maestro Jean de la Vallette, è come attraversare un museo a cielo aperto. Non a caso, l’intera città è Patrimonio dell’Unesco.
TESORI DI ARTE E STORIA
Per gli amanti di una vacanza culturale, ci sono tappe obbligate. La più importante testimonianza dei Cavalieri di San Giovanni è la Co-Cattedrale di San Giovanni (XVI secolo): austera e semplice all’esterno, sfarzosa e barocca all’interno, con pareti ricoperte da marmi policromi e soffitti dorati. All’interno dell’Oratorio si trovano due opere di Caravaggio: il San Girolamo scrivente e soprattutto la Decollazione di San Giovanni Battista, l’unica tela firmata dall’artista e l’unica ancora esposta nel luogo per cui fu realizzata.
Un’altra tappa è il Museo Archeologico Nazionale, all’interno dell’Auberge de Provence, che custodisce reperti fenici, punici e romani. Il pezzo più celebre è la cosiddetta Venere Dormiente, o Venere di Malta, testimonianza del culto della Madre Terra.
Perdersi tra i bastioni e i belvedere di Valletta regala emozioni uniche: dal Grand Harbour, il porto più scenografico del Mediterraneo, la vista dall’Upper Barrakka Garden diventa ancora più suggestiva quando il colpo del cannone annuncia l’ora, nella migliore tradizione “british”.
Durante l’inverno, Valletta si veste di luci con il Christmas Festival, che tra dicembre e inizio gennaio anima piazze e strade con mercatini, presepi viventi e concerti.
CAPITALE DELL’ACCOGLIENZA
Passeggiando tra le viuzze della capitale, lo sguardo si perde sulle facciate barocche ornate e sulle tipiche gallarija, balconi verandati in legno dai colori accesi. Questi piccoli palchi sospesi, chiusi da vetrate, erano un tempo lo spazio riservato alle dame di buona famiglia, che potevano osservare la vita di strada senza essere viste. Ancora oggi le gallarija sono simbolo dell’architettura maltese, tanto da diventare soggetto prediletto per fotografie e cartoline.
D’obbligo una sosta allo storico Caffé Cordina (fondato nel 1837), per assaggiare dolci tipici e sentirsi parte della tradizione. Un’opzione più giovane e internazionale è offerta da Coffee Circus, che ha diverse sedi nell’isola (https://www.coffeecircus.com.mt/): speciality coffee e atmosfera cosmopolita.
Malta conquista anche per la sua vivace vita culturale e notturna: Valletta pullula di wine bar e ristorantini, mentre St. Julian’s resta il centro del divertimento fino a notte fonda.
PICCOLA, GRANDE GOZO
Per chi desidera un ritmo più lento, Gozo è la risposta. Si raggiunge con il traghetto da Ċirkewwa o, più comodamente, con i catamarani veloci da Valletta. L’isola, legata al mito di Ulisse e Calypso, ha un’anima rurale e discreta: immense valli coltivate a vigneti e uliveti, muretti a secco che ricamano il paesaggio,
villaggi raccolti intorno a campanili barocchi.
Le coste alternano falesie scoscese a spiagge sabbiose e piccole baie animate dai luzzu, le tipiche imbarcazioni colorate con l’occhio di Osiride dipinto sulla prua. Gozo è meta ideale per sportivi e amanti della natura: trekking, climbing, mountain bike e immersioni subacquee.
UNA FINESTRA SUL BLU
Uno dei luoghi più spettacolari è ancora oggi Dwejra Bay. Qui si trova il famoso Blue Hole, una piscina naturale di 25 metri di profondità, accesso diretto a fondali popolati da coralli e relitti. L’Azure Window, l’arco di roccia crollato nel 2017, non esiste più, ma la baia conserva intatto il suo fascino con l’Inland Sea e la più remota Wied il-Mielaħ Window, nuovo punto di riferimento per i fotografi.
Dopo le escursioni, meritano una visita il santuario di Ta’ Pinu, luogo di pellegrinaggio e spiritualità, e la cittadina di Victoria, con la sua Cittadella e il vivace mercato di It-Tokk. A dicembre, Victoria si accende con presepi viventi e rappresentazioni natalizie che coinvolgono tutta la comunità locale.
E per un brindisi a fine giornata, il piccolo Gleneagles Bar al porticciolo di Mgarr è un’istituzione: sorseggiare un drink davanti al mare punteggiato dai luzzu è un rito che sa di autenticità.
Sapori internazionali
La cucina maltese è lo specchio della sua storia: un mosaico di influenze mediterranee, arabe e britanniche che si intrecciano nei piatti di ogni giorno. Non si tratta di una gastronomia elaborata, ma di una cucina schietta, fatta di ingredienti locali e ricette tramandate da secoli.
Un simbolo dell’isola sono i pastizzi, fragranti sfoglie di pasta sottile ripiene di ricotta o purea di piselli, che si trovano ovunque, dalle pastizzerie storiche alle bancarelle di strada. Sono lo spuntino preferito dei maltesi, perfetti per una colazione veloce o una merenda in giro per Valletta.
Nei villaggi costieri domina il pesce. Il lampuki, o lampuga, è il protagonista dell’autunno: viene pescato tra settembre e dicembre e cucinato in umido o racchiuso nella Lampuki Pie, una torta salata che racchiude tutta la tradizione di mare maltese. A Marsaxlokk, il villaggio dei luzzu colorati, i ristoranti offrono ogni giorno il pescato fresco: calamari, orate, cernie e frutti di mare.
Non può mancare la fenkata, il piatto nazionale: coniglio cucinato lentamente con vino rosso, aglio e erbe aromatiche. È il piatto delle grandi tavolate familiari, spesso preparato anche in campagna, accompagnato da patate al forno e verdure locali.
Malta è anche terra di pane e olio: la ftira, dichiarata patrimonio UNESCO, è un pane basso e croccante che si gusta ripieno di tonno, pomodori, cipolle e capperi, perfetto da portare in spiaggia o durante un’escursione a Gozo. L’olio d’oliva, prodotto soprattutto sull’isola sorella, è oggi uno degli orgogli del nuovo movimento agricolo maltese.
Infine i dolci: nel periodo invernale è d’obbligo assaggiare i qagħaq tal-għasel, ciambelle ripiene di miele scuro e melassa, vendute nei mercatini natalizi e nelle pasticcerie tradizionali. Accanto, un bicchiere di ġulepp tal-ħarrub, lo sciroppo di carrube che i maltesi bevono caldo nelle giornate più fresche.
Dove mangiare
• Rampila (Valletta): cucina mediterranea raffinata in un’antica fortificazione.
• Ta’ Kris (Sliema): piatti tipici in un’atmosfera casalinga.
• Tmun Restaurant Wine Bar (Victoria, Gozo): uno dei migliori indirizzi gastronomici dell’isola, perfetto per una serata romantica e gourmet.
Dove dormire
• Iniala Harbour House (Valletta): boutique hotel di lusso con vista spettacolare sul porto.
• Casa Rocca Piccola B&B (Valletta): per pernottare in una residenza storica ancora abitata da nobili maltesi.
• Kempinski Hotel San Lawrenz (Gozo): resort con spa e trattamenti benessere immerso nel verde.


